h. 22:00 – Ingresso riservato ai soci Arci – Biglietto …
O.B.O.
Lorenzo Moretto: batteria (DIAFRAMMA, De Glaen)
Vanni Bartolini: chitarra e voce(De Glaen)
Francesco Fusi: basso e voce
ascoltali qui: http://www.myspace.com/
Gli Oshinoko Bunker Orchestra nascono dalle ceneri dei De Glaen, ottima band in pista a cavallo tra 90 e 00. Se vogliamo fare dei nomi per incanalarli in un genere, questi sono di certo Minutemen e Oneida, gruppi fenomenali che hanno in comune con il trio toscano quel suono angolare e spezzato che ha reso grande certo rock indipendente qualche lustro fa.
Una massa noise informe, tagliente e densa ma dalle strutture scarne e nervose che genera caos con, però, definite linee guida. Casino veicolato direbbe qualcuno. Ricordano per questo anche i sensazionali e mai troppo celebrati NoMeansNo. Interessanti sono, poi, le aperture vagamente post rock di brani come “The Ass”, che, alterando il flusso frammentario dei brani arricchiscono il suono e ampliano gli spazi compositivi. Una soluzione riuscita quella di coniugare i corridoi angusti del noise rock più scheletrico e rumoroso con l’ampiezza da loft dell’etereo e fluttuante post rock. Le scelte di Giulio Favero come produttore e del vinile come formato di uscita sono la lode nella pagella di un album che a livello italiano può sfidare i mostri sacri Uzeda.
ascoltali qui: http://soundcloud.com/
The Academy è una alternative/indie rock band formatasi tra Trieste e Gorizia. ll progetto nasce nel 2011: dopo un periodo di scrittura e sperimentazione, sviluppano il nucleo delle prime tracks. The Academy suona live da marzo 2012 nei principali eventi regionali, portando in giro un live set inconfondibile, fatto di pura energia come solo una vera clubbing band sa fare. Tra le loro influenze si trovano: la new wave, la disco funk, il post punk e l’indie britannico senza però dimenticare le diverse estrazioni musicali dei singoli componenti della band.
Nelle prossime settimane uscirà il loro “first release”: prodotto da The Academy+Nic Ardessi e masterizzato agli “Air studios” di Londra da Matt Colton.
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