Progetto di Andrea Faccioli, polistrumentista / compositore veronese. Strumenti convenzionali come Chitarra elettrica e Lap Steel, e non convenzionali strumenti/giocattolo come Ukelin, Bellharp e Stlilofono fanno da colonna sonora a vecchi filmati in Super 8.
Il risultato è una sequenza di ambientazioni sonore e paesaggi, dal Mississippi al Marocco, dal post rock alblues, dalla musica da camera e all’elettronica minimale.
Il primo disco di Cabeki “il montaggio delle attrazioni” è uscito il 7 Aprile 2011 per Tannen Records / Audioglobe

 http://www.myspace.com/cabeki

Biografia

Attualmente Andrea Faccioli suona con Cabeki (Tannen records), Å (die schachtel records), Einfalt (el gallo rojo records), Stefano “Cisco” Bellotti (ex voce dei Modena City Ramblers), Giancarlo Onorato, Veronica Marchi, Teatro Stabile Fond. Aida. Ha suonato e collaborato con Andrea Belfi, Xabier Iriondo, Francesco Magnelli, Julie’s Haircut, Tony Conrad, Rhys Chatham, Ettore Giuradei, Chiara Canzian, Lecrevisse, Il Generale Inverno e tanti altri.

Descrizione

“MUSICA DA CINECAMERA IN SUPER 8”

da BLOW UP #154 “mogli & buoi” di E. Veronese
“Cabeki…fortemente immaginifico nel darsi all’andirivieni tra oggetti, giocattoli e loop, fotografie western e titoli virulenti in una dimensione freeform che da tempo non si palesava in Italia con tale freschezza.”

THE SILENT BALLET
“As easy as it is to dislike the term ‘folktronica’, it is arguably the best one to describe the work of Cabeki…The layering of electronic and acoustic instrumentation is impressive…The variety is one of the most enjoyable elements here…this is easily one of the most interesting folk-inspired records so far this year.”
Lee Stablein

SENTIREASCOLTARE
“musiche in punta di plettro, soffici e candide elucubrazioni in cui sempre vivo è un pulsare traditional e un sentire quasi cameristico, oltre che una invidiabile ricerca sul dettaglio sonoro e/o atmosferico…”
Stefano Pifferi

ROCKIT
“…Cabeki disegna, sanza parole, immagini fresche e sempre ben dosate, fortemente vive ed empatiche, trasportando l’ascoltatore in lande sonore cariche di odori e colori…tutto si snoda con fascino e seduzione. Come un respiro lieve. Come un silenzio elegante che avviene.”
Alex Urso