Dalla loro mansarda/studio di registrazione in quel di Forlì, Michele Ducci e Alessandro Degli Angioli – poco più di quarant’anni in due- osservano lande nordiche (Bergen.jpg) attraverso lunghe ciglia psicadeliche (Yelloww, sulla scia di Caribou) e proiettano la loro indietronica gusto Morr Music (una Liko Lene Lisa tinteggiata di jazz) su una luccicante pista da ballo (Blà, che scioglie battiti techno attraverso iridescenze Four Tet). Una produzione attenta e una vena melodica accattivante garantiscono un ascolto assai piacevole, per il quale verrebbe da usare l’aggettivo “derivativo” se non fosse che la sintesi operata da “Things.Yes” – elettronica da cameretta, pulsioni da club, sbuffi pop – trascende di gran lung i singoli momenti e le singole (possibili) citazioni (prendete ad esempio l’ottima Adidas, dove sottopelle gira contemporaneamente qualcosa dei Marz e qualcosa di Richard Davis). BRAVI! >>
Guido Cambacorta, Blow up.

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