Terra, Acqua, Libertà, Dignità, Salute, Futuro
Il movimento sionista dalla fine dell’ottocento inizia a concretizzare il piano di occupazione del territorio del popolo palestinese mettendone in discussione i diritti fondamentali per giungere, con le guerre del 1948 e 1967, all’invasione spietata di gran parte di queste terre che prosegue fino ai giorni nostri con la creazione di un vero e proprio stato di apartheid.
La Palestina vive una quotidiana violazione del diritto a coltivare la propria terra, ad avere un equo accesso all’acqua, a spostarsi nei propri territori, a frequentare liberamente scuole e università, ad accedere ai servizi sanitari essenziali: in una parola gli è negato il diritto alla dignità e alla vita.
Il bene comune in qualunque luogo del mondo, in qualunque sua manifestazione è il bene di tutta l’umanità, non ha nè luogo nè tempo; un diritto negato o un bene calpestato è una violenza su ogni essere umano.
GIOVEDI’ 12 Gennaio 2012
circolo CAS@AUPA, Via Val d’Aupa,2 – Udine
ore 20.30
– Presentazione del libro: “Non ci sarà uno Stato palestinese” di Zyad Clot;
Interviene Alfredo Tradardi coordinatore nazionale di ISM-Italia
L’autore ci immerge nel cuore del processo di pace, ne svela le ipocrisie, le manovre
delle parti che si svolgono dietro le quinte e le rivalità interne e internazionali che
contribuiscono ad alimentare il fantasma della soluzione “due Stati”.
A seguire buffet con specialità palestines
SABATO 14 Gennaio 2012
Sala Ajace, piazza Liberà – Udine
ore 17:00
– Saluto e introduzione – Kristian Franzil, Assessore del Comune di Udine
“Una carovana contro il muro dell’acqua”
Interviene Cinzia Thomareizis del Comitato Italiano Contratto mondiale sull’Acqua
La Carovana per il diritto all’acqua, insieme ai Comitati popolari nonviolenti palestinesi,
ha viaggiato dalla Valle del Giordano a Tulkarem, da Jenin a Hebron, passando per
Gerusalemme e ha toccato con mano le inconcepibili violazioni del diritto all’acqua a
cui sono sottoposte le comunità palestinesi.
ore 19:00
Proiezione “This is my land … Hebron” regia di Giulia Amati e Stephen Natanson.
Il film racconta quello che in molti preferiscono non vedere, si inoltra tra le contraddizioni
di uno scontro fatto di calci e sputi, selciate e insulti.
————————–
Qualcuno fermi questo incubo. Rimanere immobili in silenzio significa sostenere il genocidio in corso. Urlate la vostra indignazione, in ogni capitale del mondo «civile», in ogni città, in ogni piazza, sovrastate le nostre urla di dolore e terrore.
C’è una parte di umanità che sta morendo in pietoso ascolto.”
Vittorio Arrigoni
————————–
– Con il patrocinio del Comune di Udine
– ISM-Italia Udine
– CeVi Udine
– Circolo Arci Cas*Aupa
– Rete Radié Resch
– Donne in Nero – Udine
Scrivi un commento